• Autore: Franco Michieli
  • Titolo: Andare per silenzi
  • Editore: Sperling & Kupfer
  • Prezzo: 16,90 euro

Esplorare, con fisicità ed etica

Se non siamo abituati – e in pochi lo siamo – a immergerci nelle profondità marine o ad affrontare un articolato ambiente d’alta montagna è naturalmente doveroso affidaci a mani esperte. La cosa vale anche quando desideriamo percorrere quegli ambienti naturali “di terra ferma” – che prevedono il camminare, il viaggiare a lungo, l’esplorare con tutti i sensi all’erta – i quali non fanno parte del nostro vivere quotidiano.
Noi abbiamo eletto a esperto dei nostri cammini Franco Michieli, esploratore, geografo, scrittore, milanese di nascita ma di casa nelle vali bergamasche. Una autorità in materia (lo abbiamo intervistato in questo stesso numero) e autore di “Andare per silenzi”, da qualche settimana in libreria. Esplorare, camminando, un territorio nuovo o poco noto, ovunque esso sia, richiede, secondo Franco Michieli, quattro appoggi sicuri. Il primo è il silenzio. Spegnere gli strumenti tecnologici, cessare di parlare e ascoltare il proprio corpo. Il secondo è la bellezza. Notare tutto ciò che è bello e lavorare con arte. Il terzo è la fatica. Quella fisica. Che implica l’uso del corpo, della manualità, della costruzione riducendo al minimo i mezzi meccanici.
“Solo facendo con fatica si capiscono le cose vere”. Il quarto e ultimo appoggio è la sconfitta. Intesa come la perdita delle cose che abbiamo, le nostre risorse del momento, e come perdere negli obiettivi, non raggiungere la meta prefissata, oppure il successo.
Il testo articolato, ma di scorrevole lettura, attinge naturalmente alle vastissime esperienze personali dell’autore, iniziate a 19 anni con l’intera traversata dell’arco alpino, dormendo sotto le stelle, ma anche a studi accurati, ad analisi dei grandi personaggi, e valutazioni etiche. Un libro che “appassiona” anche i sedentari.