Un libro per certi versi ‘robusto’, per via delle oltre 400 pagine, quello dal titolo ‘Le antiche vie – elogio del camminare’, scritto dall’inglese Robert Macfarlane, critico letterario, docente, alpinista e viaggiatore, e pubblicato in Italia – nel 2013 e nel 2018 – da Einaudi per il quale ha pubblicato anche ‘Luoghi selvaggi’. Una serie di racconti, richiami storici, personaggi d’altri tempi, considerazioni, riflessioni sulle tracce lasciate in cammino, sugli incontri, le difficoltà, le magie di tracciati spesso poco frequentati se non addirittura dimenticati – le ‘antiche vie’ del titolo – di Palestina, Scozia, Inghilterra, Spagna, Tibet. Un insieme di 2mila chilometri descritti con grande maestria, sentimento, rigore, per permetterci una lettura che ci consenta di vivere quei luoghi e quei paesaggi come se li stessimo percorrendo insieme all’autore e ai suoi fedeli compagni di viaggio. Sedici capitoli, da leggere come altrettanti romanzi, ognuno con la sua ambientazione, i personaggi, le vicende. E con la magia del cammino che li lega insieme. Una magia tra il camminare e l’immaginazione, una materia che ci può plasmare, così come i cammini che attraversiamo, come scrive l’autore stesso. “Una bufera di vento da oriente, piste di cervo nel fango della brughiera, il cielo nero, le improvvise striature bianche delle sule in volo sul mare. Alba sulla costa atlantica dell’isola di Lewis. Luce tenue, freddo, umido. Nubi spesse a 300 metri sul livello del mare, mentre dal buio prende forma il giorno”. Con un incipit così non vi viene voglia di mettervi subito in viaggio?
Un gran bel libro, da mettere nello zaino e da leggere senza fretta ogni sera, al riparo e senza essere disturbati, perché regala emozioni e spunti di riflessione. Bella anche la coperina, di Nicola Magrin, giovane artista della natura. Dunque i 14 euro del prezzo di copertina sono, secondo noi, soldi spesi bene.